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Impianto Dentale: Guida Completa all’Implantologia Dentale

Indice

Impianto Dentale - Implantologia Dentale

Cos’è l’Impianto Dentale

Un impianto dentale è una soluzione protesica fissa che sostituisce un dente mancante. Consiste in una vite in titanio o zirconio che viene inserita nell’osso mascellare o mandibolare per fungere da radice artificiale. Dopo un periodo di guarigione, chiamato osteointegrazione, viene applicata una corona dentale che riproduce l’aspetto e la funzionalità di un dente naturale.

Principali Componenti di un Impianto Dentale

Un impianto dentale è composto da tre elementi principali, ognuno con una funzione specifica:

  • Vite implantare (Impianto Dentale) → Realizzata in titanio o zirconio, viene inserita nell’osso per sostituire la radice naturale del dente. Deve integrarsi con l’osso attraverso l’osteointegrazione.
  • Abutment (Moncone) → Un connettore che collega la vite alla corona protesica. Può essere realizzato in metallo o ceramica.
  • Corona protesica (Protesi Dentale) → La parte visibile del dente artificiale, realizzata in ceramica o zirconio per imitare l’aspetto dei denti naturali.

Questi tre elementi lavorano insieme per offrire una soluzione stabile, resistente e dall’aspetto naturale, ripristinando estetica e funzionalità.

Impianto Dentale Roma - Studio Dentistico Biodental

Possibili Varianti: Abutment Separato e Integrato

L’abutment può essere separato dalla vite implantare o integrato direttamente, influenzando la procedura e il risultato estetico:

  • Abutment separato → Più versatile, permette una migliore personalizzazione della corona e una maggiore adattabilità ai diversi casi clinici.
  • Abutment integrato (monoblocco) → L’impianto e l’abutment sono un unico pezzo, riducendo il rischio di micromovimenti e migliorando la stabilità, ma con minore flessibilità in caso di correzioni.

La scelta dipende dalle necessità del paziente, dalla posizione del dente e dalla tecnica utilizzata per l’intervento.

Differenze tra Impianto Dentale e Protesi Dentaria

Molti confondono impianto dentale e protesi dentaria, ma sono soluzioni diverse.

  • Un impianto dentale è una vite inserita nell’osso che sostituisce la radice di un dente mancante. Sopra viene applicata una corona, che è la parte visibile del dente.
  • La protesi dentaria è un termine più ampio e può indicare sia la corona su impianto sia dispositivi per sostituire più denti. Può essere:
    • Fissa → Una corona o un ponte su impianti o denti naturali.
    • Mobile → Una dentiera che si appoggia sulle gengive o su impianti.

In breve, un impianto sostituisce la radice, mentre una protesi è la parte visibile e può essere su impianto o meno.

Denti in Zirconio - Denti di Zirconio
Impianto Dentale Roma Straumann

Impianto Dentale vs Ponte Dentale: Differenze

Qual è la differenza tra impianto dentale e ponte dentale?

  • Il ponte dentale usa i denti naturali vicini come supporto per il dente artificiale. Per applicarlo, i denti adiacenti devono essere limati. Non serve un intervento chirurgico, ma modifica denti sani riducendoli a monconi.
  • L’impianto dentale sostituisce il dente senza coinvolgere quelli vicini. Si inserisce una vite nell’osso e sopra si applica un dente artificiale.

Differenze principali:

  • Il ponte è più veloce ed economico, ma può durare meno.
  • L’impianto è più duraturo e preserva l’osso, ma richiede un piccolo intervento.

Se i denti vicini sono sani, l’impianto è la scelta migliore. Se sono già rovinati, il ponte può essere un’opzione più semplice.

Ponte Dentale Roma

Perché Fare un Impianto Dentale?

Motivi Più Comuni per Mettere un Impianto Dentale

  • Perdita di un dente singolo: evita di dover limare i denti sani vicini per un ponte.
  • Mancanza di più denti: migliora la stabilità rispetto a protesi rimovibili.
  • Difficoltà con protesi mobili: offre una soluzione fissa, più comoda e stabile.
  • Problemi di masticazione: ripristina la piena funzionalità della bocca.
  • Miglioramento estetico: aiuta a mantenere il sorriso naturale e la forma del viso.
  • Prevenzione del riassorbimento osseo: stimola l’osso e previene il suo deterioramento.
  • Difficoltà nel parlare: evita problemi di pronuncia causati dalla mancanza di denti.
  • Maggiore durata rispetto ad altre soluzioni: gli impianti possono durare oltre 20 anni.

Vantaggi e Svantaggi di un Impianto Dentale

VantaggiSvantaggi
Dura a lungo: può superare i 20 anni con una buona manutenzione.Costo elevato: più caro rispetto ad altre soluzioni come il ponte.
Non rovina i denti vicini: non richiede di limare denti sani.Richiede un intervento chirurgico: serve una fase di guarigione.
Stabilità e comfort: funziona come un dente naturale.Tempi di guarigione lunghi: l’osteointegrazione richiede mesi.
Preserva l’osso: evita il riassorbimento osseo dopo la perdita di un dente.Non sempre fattibile: in caso di poco osso, servono trattamenti aggiuntivi.
Aspetto naturale: estetica simile ai denti veri.Possibili complicazioni: infezioni o mancata osteointegrazione.

L’impianto dentale è una soluzione duratura e stabile, ma richiede un investimento economico e tempi di guarigione.

Chi è Idoneo per un Impianto Dentale

Un impianto dentale è indicato per chi ha perso uno o più denti, ma servono alcuni requisiti:

  • Osso sufficiente: deve esserci abbastanza osso per sostenere l’impianto.
  • Gengive sane: niente parodontite attiva o infezioni in corso.
  • Buona salute generale: malattie come diabete grave o osteoporosi non controllata possono compromettere la guarigione.
  • Non fumatore o fumatore moderato: il fumo rallenta l’osteointegrazione e aumenta il rischio di fallimento.
  • Età adeguata: sconsigliato nei giovani con ossa ancora in crescita.

Trattamenti alternativi all’impianto dentale

Se un impianto dentale non è la scelta migliore, esistono diverse soluzioni alternative per sostituire i denti mancanti:

  • Ponte dentale: collega il dente artificiale ai denti vicini, che devono essere limati. È una soluzione fissa, ma può indebolire i denti di supporto.
  • Protesi rimovibile parziale: sostituisce più denti mancanti e si aggancia ai denti naturali. È meno costosa ma può risultare instabile.
  • Protesi totale mobile (dentiera): usata quando mancano tutti i denti, appoggia sulle gengive ma può causare disagio.

La scelta dipende dal numero di denti mancanti, dallo stato dell’osso e dalle esigenze del paziente.

Quando è consigliabile un impianto dentale?

Un impianto dentale è consigliato quando si vuole una soluzione più stabile e duratura rispetto ad altre alternative. A differenza del ponte dentale, non richiede di limare i denti sani vicini. Rispetto alle protesi mobili, offre maggiore comfort, evitando fastidi come instabilità o irritazione gengivale.

Ecco quando è preferibile scegliere un impianto:

  • Se manca un dente: alternativa migliore al ponte, poiché non coinvolge i denti vicini.
  • Se mancano più denti: soluzione più stabile rispetto a una protesi rimovibile.
  • Se mancano tutti i denti: permette di fissare una protesi totale su impianti, evitando l’uso di una dentiera mobile.

L’impianto è consigliato a chi cerca un risultato funzionale e duraturo, senza i limiti delle protesi tradizionali.

Come Funziona un Impianto Dentale

Un impianto dentale sostituisce la radice di un dente perso con una vite artificiale in titanio o zirconio. Il suo funzionamento si basa su un processo chiamato osteointegrazione, in cui l’osso si unisce all’impianto, rendendolo stabile e resistente. Questo avviene perché il materiale dell’impianto è biocompatibile e permette all’osso di crescere intorno ad esso.

Nei mesi successivi, l’impianto diventa parte dell’osso, creando una base solida per il dente artificiale. A differenza di una dentiera, non si muove e permette di masticare normalmente. Una volta completata l’osteointegrazione, sopra l’impianto viene fissato un dente nuovo, che appare e funziona come uno naturale.

Tecniche Operatorie per Impianto Dentale

Impianto a Carico Differito (a Due Tempi)

L’impianto a carico differito, noto anche come impianto a due tempi, prevede un periodo di attesa tra l’inserimento della vite nell’osso e l’applicazione della protesi.

Dopo l’intervento, l’impianto deve integrarsi con l’osso attraverso il processo di osteointegrazione, che può durare da 3 a 6 mesi. Solo dopo questa fase viene fissata la corona definitiva. Questo metodo è consigliato quando l’osso necessita di più tempo per guarire o quando la stabilità iniziale dell’impianto non è sufficiente per sostenere subito una protesi.

Sebbene richieda più tempo, garantisce un risultato più sicuro e duraturo, riducendo il rischio di complicazioni.

Impianto a Carico Immediato

L’impianto a carico immediato permette di applicare una protesi provvisoria nello stesso giorno dell’inserimento dell’impianto, evitando lunghi tempi di attesa.

Questa tecnica è ideale per chi desidera ripristinare subito estetica e funzionalità, senza dover aspettare mesi per la guarigione.

Tuttavia, è necessario che l’osso abbia una stabilità sufficiente per sostenere subito la protesi.

Per saperne di più, visita l’approfondimento sull’impianto a carico immediato qui.

Implantologia Senza Bisturi (Transmucosa o Flapless)

L’implantologia senza bisturi, detta anche tecnica transmucosa o flapless, è un metodo minimamente invasivo per inserire un impianto dentale senza tagliare la gengiva. Invece di sollevare un lembo gengivale, si pratica un piccolo foro direttamente nella mucosa, riducendo dolore, gonfiore e tempi di guarigione.

Questa tecnica è indicata per pazienti con osso sufficiente e in buone condizioni di salute orale. Rispetto all’implantologia tradizionale, consente un recupero più rapido e minori fastidi post-operatori. Tuttavia, non è adatta a tutti i casi, in particolare quando è necessaria una rigenerazione ossea.

Il dentista valuterà con esami radiografici se il paziente può beneficiare di questa procedura.

Implantologia Computer-Guidata

L’implantologia computer-guidata è una tecnica avanzata che utilizza software 3D per pianificare con precisione l’inserimento degli impianti dentali. Grazie a scanner intraorali e TAC 3D, il dentista può creare una guida chirurgica personalizzata, permettendo un intervento più sicuro e meno invasivo.

Questo metodo riduce errori, tempi di intervento e disagi post-operatori, garantendo una maggiore precisione nel posizionamento dell’impianto. È particolarmente utile per pazienti con poco osso, in cui ogni millimetro è fondamentale per il successo dell’impianto. Rispetto alla chirurgia tradizionale, offre un recupero più rapido e meno fastidioso.

Per maggiori dettagli, visita l’approfondimento sull’implantologia computer-guidata.

Impianto Dentale con Poco Osso

Quando l’osso non è sufficiente per un impianto tradizionale, si possono adottare diverse soluzioni:

  • Rigenerazione ossea: tramite innesti ossei o biomateriali per aumentare il volume osseo.
  • Mini-impianti dentali: più sottili e meno invasivi, ideali per chi ha poco osso.
  • Implantologia computer-guidata: ottimizza la posizione dell’impianto riducendo la necessità di innesti.
  • Impianti zigomatici: fissati nell’osso dello zigomo, ma sono sconsigliati perché richiedono un intervento complesso, invasivo e con tempi di recupero più lunghi.

Gli impianti zigomatici vengono utilizzati solo in casi estremi, quando non è possibile rigenerare l’osso.

La scelta della tecnica dipende dalla valutazione con radiografie e TAC 3D per trovare la soluzione più sicura ed efficace.

Tipologie di Impianti Dentali

Esistono diverse tipologie di impianti dentali, scelte in base alla quantità di osso disponibile e alle esigenze del paziente:

  • Impianto endosseo: il più comune, inserito direttamente nell’osso mascellare o mandibolare.
  • Impianti All-on-4® / All-on-6®: soluzione per chi ha perso tutti i denti, con una protesi fissata su 4 o 6 impianti.
  • Mini-impianti dentali: più sottili, ideali per chi ha poco osso o per stabilizzare protesi mobili.
  • Impianti pterigoidei: ancorati nell’osso pterigoideo, usati quando manca osso nella mascella superiore.
  • Impianti zigomatici: fissati nell’osso dello zigomo, consigliati solo in casi estremi di grave riassorbimento osseo.
  • Impianti sottoperiostei: posizionati sopra l’osso ma sotto la gengiva, utilizzati quando l’osso è insufficiente e non si può rigenerare.

Materiali per Impianto Dentale

Gli impianti dentali sono realizzati con materiali biocompatibili, che favoriscono l’integrazione con l’osso e garantiscono stabilità. I principali materiali utilizzati sono:

  • Titanio: il più comune, leggero, resistente e altamente biocompatibile, con un’ottima capacità di osteointegrazione.
  • Zirconio: alternativa senza metallo, esteticamente più simile ai denti naturali e adatta a chi ha allergie ai metalli.
  • Lega di titanio-zirconio: combina la resistenza del titanio con la biocompatibilità e l’estetica dello zirconio.
  • Biomateriali per rivestimenti: alcuni impianti hanno rivestimenti speciali per migliorare l’adesione dell’osso.

La scelta del materiale dipende dalle esigenze del paziente, dall’estetica desiderata e dalle eventuali sensibilità ai metalli.

Quanto Costa un Impianto Dentale?

Il costo di un impianto dentale varia in base alla tipologia di impianto e ai materiali utilizzati.

Un impianto in titanio può costare da 800€ a 2.500€ per dente. È il materiale più utilizzato per la sua resistenza e capacità di osteointegrazione.

Gli impianti in zirconio hanno un costo compreso tra 1.000€ e 3.000€ per dente. Sono scelti per la loro estetica superiore e per l’assenza di metallo.

Il prezzo totale dipende anche da eventuali trattamenti aggiuntivi, come la rigenerazione ossea o la chirurgia computer-guidata. L’esperienza del dentista e la tecnologia impiegata influenzano il costo finale.

Tipo di ImpiantoRange di Prezzo (€)
Titanio800€ – 2.500€
Zirconio1.000€ – 3.000€

Fasi dell’Intervento per un Impianto Dentale

1. Valutazione Iniziale e Diagnosi

Prima di inserire un impianto dentale, il dentista esegue una valutazione approfondita per verificare se il paziente è idoneo al trattamento.

Questa fase include un’anamnesi completa per individuare eventuali condizioni mediche che potrebbero influenzare la guarigione, come diabete o osteoporosi. Si eseguono radiografie e TAC 3D per analizzare la quantità e la qualità dell’osso disponibile, valutando la necessità di eventuali trattamenti aggiuntivi, come la rigenerazione ossea. Il dentista esamina anche la salute delle gengive e la presenza di eventuali infezioni.

In base ai risultati, si elabora un piano di trattamento personalizzato, scegliendo il tipo di impianto più adatto e definendo la tecnica chirurgica da utilizzare.

2. Pianificazione dell’Impianto Dentale

Dopo la diagnosi iniziale, il dentista pianifica il trattamento in base alle condizioni del paziente. Questa fase prevede la scelta del tipo di impianto più adatto, la posizione precisa in cui verrà inserito e la tecnica chirurgica da utilizzare.

Grazie a radiografie panoramiche e TAC 3D, è possibile creare una simulazione digitale dell’intervento per garantire un risultato ottimale. Se l’osso non è sufficiente, si valutano trattamenti come rigenerazione ossea o innesti. Viene inoltre stabilito se procedere con un impianto a carico immediato o differito, in base alla stabilità dell’osso.

Una pianificazione accurata riduce il rischio di complicazioni e assicura un’integrazione ottimale dell’impianto con l’osso mascellare o mandibolare.

3. Preparazione all’Impianto Dentale

La preparazione all’impianto dentale è fondamentale per ridurre il rischio di complicazioni e favorire una guarigione ottimale. Prima dell’intervento, il dentista può prescrivere una profilassi antibiotica per prevenire infezioni e, in alcuni casi, consigliare un collutorio antisettico per migliorare l’igiene orale. Se necessario, si esegue una pulizia dentale professionale per rimuovere placca e tartaro. Nei pazienti che assumono anticoagulanti, potrebbe essere richiesto un consulto medico per regolare la terapia. È importante evitare fumo e alcol nei giorni precedenti, poiché possono compromettere la guarigione.

Il giorno dell’intervento, il paziente deve presentarsi a stomaco vuoto se è prevista anestesia generale o sedazione cosciente.

Anestesia per Impianto Dentale

Durante l’intervento per l’impianto dentale, vengono utilizzate diverse tecniche per garantire assenza di dolore e massimo comfort:

  • Anestesia locale: insensibilizza solo l’area trattata, permettendo di restare svegli senza dolore.
  • Sedazione cosciente: combinata con anestesia locale, aiuta a rilassarsi senza perdere conoscenza, ideale per chi ha ansia.
  • Anestesia generale: usata in casi complessi, come interventi multipli o pazienti con particolari necessità mediche.

4. Inserimento di Uno o Più Impianti Dentali

Dopo l’anestesia e la preparazione dell’area, il dentista procede con l’inserimento dell’impianto dentale. Si esegue una piccola incisione nella gengiva per esporre l’osso e si crea un foro preciso con strumenti dedicati. L’impianto, una vite in titanio o zirconio, viene poi avvitato con delicatezza per garantire stabilità. Se vengono inseriti più impianti, la procedura viene ripetuta per ogni elemento necessario. In alcuni casi, la chirurgia computer-guidata permette un’inserzione senza incisioni, riducendo il trauma per i tessuti. Una volta posizionato, l’area viene suturata e si lascia il tempo necessario per l’osteointegrazione, affinché l’impianto si integri perfettamente con l’osso prima dell’applicazione della protesi definitiva.

5. Periodo di Guarigione e Osteointegrazione

Dopo l’inserimento dell’impianto, inizia la fase di osteointegrazione, un processo in cui l’osso si lega alla vite implantare, rendendola stabile e resistente. Questo periodo varia da 3 a 6 mesi, a seconda della qualità ossea, del tipo di impianto e delle condizioni del paziente. Durante questo tempo, è essenziale seguire le indicazioni del dentista per evitare complicazioni.

In alcuni casi, può essere applicata una protesi provvisoria per motivi estetici e funzionali, mentre si attende la guarigione completa prima di fissare la protesi definitiva.

Gestione del Dolore Post-Operazione

Nei primi giorni dopo l’intervento, è normale avvertire gonfiore e fastidi lievi, che possono essere gestiti con alcuni accorgimenti:

  • Assumere antidolorifici e antinfiammatori prescritti dal dentista per controllare il dolore.
  • Applicare ghiaccio sulla zona interessata per ridurre gonfiore e infiammazione.
  • Riposo e attenzione all’alimentazione, evitando cibi troppo duri o caldi che possano irritare l’area operata.

Seguire queste indicazioni aiuta a ridurre il disagio e a favorire una guarigione più rapida.

Avvertenze Post-Operatorie

Per evitare complicazioni dopo l’inserimento dell’impianto dentale, è importante adottare alcune precauzioni:

  • Consumare cibi morbidi e tiepidi come yogurt, purè, vellutate, pesce, uova e frullati nei primi giorni.
  • Evitare cibi croccanti, duri o troppo caldi, che potrebbero irritare la zona operata o esercitare pressione sull’impianto.
  • Non fumare e non bere alcol, poiché rallentano la guarigione e aumentano il rischio di infezioni.
  • Assumere i farmaci prescritti, tra cui antibiotici se indicati dal dentista.
  • Limitare sforzi fisici intensi nei primi giorni per prevenire sanguinamenti.
  • Mantenere una buona igiene orale, evitando di spazzolare direttamente la zona trattata.

In caso di dolore intenso, sanguinamento persistente o gonfiore eccessivo, è fondamentale contattare il dentista per una valutazione.

6. Fissaggio della Protesi Dentale

Dopo il completamento dell’osteointegrazione, l’impianto è pronto per sostenere la protesi definitiva. Il dentista verifica la stabilità della vite implantare e procede con il fissaggio della protesi. Prima di applicare la corona o il ponte definitivo, viene posizionato un abutment, un connettore che collega l’impianto alla protesi.

La protesi può essere:

  • Fissa, avvitata o cementata, per un risultato stabile e naturale.
  • Rimovibile, ancorata all’impianto con attacchi specifici, utile per chi necessita di una soluzione più semplice da pulire.

Dopo il fissaggio, il dentista controlla l’occlusione e il comfort del paziente, assicurandosi che la masticazione sia equilibrata. Con una corretta manutenzione, la protesi può durare a lungo, garantendo estetica e funzionalità.

Tipologie di Protesi Dentali su Impianto

  • Toronto Bridge: protesi fissa avvitata su 4-6 impianti, ideale per chi ha perso tutti i denti di un’arcata.
  • Protesi fissa su impianti: corone o ponti cementati o avvitati sugli impianti, offrono stabilità e un’estetica naturale.
  • Protesi rimovibile su impianti: dentiera stabilizzata con attacchi sugli impianti, può essere rimossa per la pulizia.
  • Overdenture su impianti: simile alla protesi rimovibile, ma con maggiore stabilità, indicata per chi ha poco osso.

Materiali delle Protesi Dentali

  • Ceramica: altamente estetica, imita perfettamente il colore e la traslucenza dei denti naturali.
  • Zirconio: molto resistente, senza metallo, ideale per chi cerca estetica e durabilità.
  • Resina composita: più economica, usata spesso per protesi provvisorie o overdenture.
  • Metallo-ceramica: struttura interna in metallo con rivestimento in ceramica, garantisce resistenza e buon risultato estetico.
  • Titanio: utilizzato per la base di alcune protesi, assicura leggerezza e biocompatibilità.

7. Controlli Post-Operatori e Manutenzione

Dopo il fissaggio della protesi, sono fondamentali controlli regolari per garantire il successo a lungo termine dell’impianto dentale. Il dentista programma visite periodiche per verificare la stabilità dell’impianto, la salute delle gengive e l’assenza di infezioni.

Come Mantenere un Impianto Dentale Duraturo

Un impianto dentale può durare a lungo se viene curato correttamente con una buona igiene orale e controlli regolari.

  • Lavare i denti almeno due volte al giorno con uno spazzolino a setole morbide.
  • Usare filo interdentale o scovolini specifici per rimuovere i residui di cibo intorno all’impianto.
  • Evitare cibi molto duri o appiccicosi che potrebbero danneggiare la protesi.
  • Non fumare, poiché il fumo aumenta il rischio di perimplantite e riduce la durata dell’impianto.
  • Sottoporsi a igiene dentale professionale ogni 4-6 mesi per eliminare placca e tartaro.
  • Effettuare controlli periodici dal dentista per verificare la stabilità dell’impianto e la salute delle gengive.

Seguire queste accortezze aiuta a prevenire complicazioni e a garantire un impianto stabile nel tempo.

Prognosi di un Impianto Dentale

Quanto dura un impianto dentale?

Un impianto dentale può durare decenni, ma la sua longevità dipende dalla cura e dalle abitudini del paziente. La vite implantare in titanio o zirconio è progettata per essere una soluzione permanente, mentre la corona protesica potrebbe necessitare di sostituzioni dopo 10-15 anni, a causa dell’usura. Con una buona igiene orale e controlli regolari, l’impianto può rimanere stabile e funzionale per tutta la vita.

Tasso di Successo degli Impianti Dentali

Gli impianti dentali hanno un tasso di successo tra il 93% e il 98% a lungo termine, se posizionati correttamente e mantenuti con una corretta igiene orale. La qualità dell’osso, l’assenza di infezioni e il rispetto delle indicazioni post-operatorie giocano un ruolo fondamentale nella riuscita dell’intervento.

Fattori che Influenzano la Durata dell’Impianto Dentale

La longevità dell’impianto è influenzata da:

  • Igiene orale: una pulizia costante previene infezioni e perimplantite.
  • Abitudini del paziente: il fumo e il bruxismo possono ridurre la durata.
  • Controlli periodici: visite regolari dal dentista aiutano a monitorare lo stato dell’impianto.

Con una buona cura e controlli regolari, un impianto può durare anche per tutta la vita.

Rischi e Complicazioni di un Impianto Dentale

L’impianto dentale è una soluzione sicura e duratura, ma può presentare alcune complicazioni nel tempo. Ecco i principali rischi suddivisi per fase:

Durante l’Intervento Chirurgico

  • Infezioni post-operatorie (rischio ridotto del 33% con antibiotici preventivi).
  • Sanguinamento eccessivo o difficoltà nella cicatrizzazione.
  • Danni ai nervi o ai vasi sanguigni vicini.
  • Perforazione del seno mascellare, con possibile sinusite a lungo termine.
  • Mancata stabilità primaria dell’impianto, aumentando il rischio di fallimento.

Nei Primi 6 Mesi

  • Mancata osteointegrazione: il tasso di fallimento varia dall’1% al 6%.
  • Infezioni gengivali che possono compromettere la guarigione.
  • Mobilità dell’impianto dovuta a una scarsa stabilità iniziale.
  • Rottura del lembo gengivale (meno del 5%).

A Lungo Termine

  • Perdita di osso attorno all’impianto (perimplantite), con un’incidenza fino al 24% nei forti fumatori.
  • Recessione gengivale, che può esporre l’abutment metallico sotto la corona.
  • Triangoli neri tra impianti e denti naturali per perdita di tessuto osseo.
  • Frattura dell’impianto o dell’abutment (irreversibile nel caso della vite implantare).
  • Problemi estetici legati alla forma delle gengive o alla posizione dell’impianto.
  • Allentamento della vite protesica (dal 5% in 5 anni al 15% in 10 anni).

Rischio di Rigetto e Altri Fattori Critici

  • Reazioni avverse ai materiali dell’impianto (raro ma possibile).
  • Accumulo di cemento dentale sotto la gengiva, che può causare perimplantite.
  • Bruxismo e carico eccessivo possono portare alla frattura della protesi.

Cosa Fare se l’Impianto Fallisce?

Se un impianto dentale fallisce, il dentista analizzerà la causa e proporrà la soluzione più adatta.

  • Mancata osteointegrazione: l’impianto viene rimosso e si attende la guarigione prima di riprovare, con o senza un innesto osseo.
  • Perimplantite: l’infezione può essere trattata con pulizia e antibiotici, ma nei casi gravi l’impianto deve essere rimosso.
  • Frattura dell’impianto o dell’abutment: se possibile, si sostituisce solo la parte danneggiata, altrimenti si rimuove l’impianto.
  • Problemi estetici o funzionali: si può correggere con un nuovo abutment o una protesi diversa.
  • Alternative all’impianto: se il riposizionamento non è possibile, si valutano un ponte dentale o una protesi rimovibile.

Un intervento tempestivo aiuta a evitare ulteriori complicazioni e ripristinare il sorriso.

Storia degli Impianti Dentali

Gli impianti dentali hanno origini antichissime. Le prime testimonianze risalgono alle civiltà precolombiane, dove si utilizzavano conchiglie e frammenti di ossa per sostituire i denti mancanti. Nell’Antico Egitto, si trovano tracce di denti artificiali fissati con fili d’oro.

Nel XX secolo, la svolta arriva con il titanio, scoperto negli anni ’50 dal professor Per-Ingvar Brånemark, che osservò la sua capacità di integrarsi con l’osso (osteointegrazione). Questa scoperta ha rivoluzionato l’implantologia moderna, portando alla diffusione degli impianti in titanio negli anni ’80 e ’90.

Oggi, grazie alle tecnologie digitali e all’implantologia computer-guidata, gli impianti sono sempre più precisi, sicuri e personalizzati, offrendo soluzioni stabili ed estetiche per la sostituzione dei denti.

Domande Frequenti sugli Impianti Dentali

No, l’intervento viene eseguito in anestesia locale o con sedazione, quindi è indolore. Dopo l’operazione, il dolore è lieve e gestibile con antidolorifici.

Dipende dal tipo di impianto. In genere, servono 3-6 mesi per l’osteointegrazione, ma con il carico immediato, la protesi può essere applicata lo stesso giorno.

La vite implantare può durare decenni, ma la corona può necessitare di sostituzione dopo 10-15 anni. Una buona igiene orale è fondamentale.

Sì, si possono usare innesti ossei, impianti zigomatici o tecniche avanzate per pazienti con poco osso.

I rischi sono rari, ma includono infezioni, mancata osteointegrazione e perimplantite. Una corretta manutenzione aiuta a prevenirli.

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